Siti di immersioni su relitti a Venezia – Immergiti nella storia d’Italia con Venice Diving
Immersioni nei relitti di Venezia o nei siti delle “Tegnue”, con noi ti diverti sempre! Non esitate a contattarci ora!
VILA
Il piu’ famoso tra le immersioni sui relitti a Venezia. Il SS VILA affondò il 20 febbraio 1935 dopo la collisione con la SS Rodi al largo della foce del vecchio fiume Piave con un carico di fosfati e grano. Questa nave era una nave da trasporto italiana di 3.365 tonnellate. Purtroppo, dopo settant’anni sul fondo del mare, le strutture del relitto si sono deteriorate. Ora funge da rifugio per le innumerevoli specie di pesci che popolano il relitto (gronghi, aragoste, corvine, merluzzetti e castagnole).
Spesso, a causa della vicinanza alla foce del fiume Sile, la visibilità non è delle migliori, ma proprio per questo l’immersione in determinate condizioni può rappresentare un interessante banco prova per i subacquei più esperti che vogliono affinare le proprie capacità di navigazione subacquea. Tra le attrazioni di questo relitto c’è appunto il grongo (Conger conger) che accoglie i sub al loro arrivo sporgendo la testa dalla sua tana e grossi astici (Homarus gammarus) ben nascosti tra le strutture del relitto.
Il “nostro” sito tra le immersioni sui relitti disponibili a Venezia.
Qui puoi immergerti anche se sei solo Open Water, ma è pure perfetto per fare la tua avventura a Venezia sui relitti per il corso PADI Advanced Open Water o il tuo PADI Specialty Wreck Diver. È anche il luogo dove andremo ad insegnarti il tuo Wreck Specialty Instructor dopo il tuo PADI IDC IE.
VRMAC
Motonave jugoslava che aveva 11 proprietari. Affondò il 26 gennaio 1961 a causa dello spostamento del carico (costituito da oltre 1300 tonnellate di pirite) dovuto al mare agitato. Aveva un equipaggio di 22 uomini, e 2 marinai furono dispersi. Si trova su una profondità di 16 metri. Le sovrastrutture salgono fino a 9mt. La vicinanza dalla costa di Venezia e il basso fondale ne hanno fatto una meta per tutti i livelli di subacquei.
Questo sito di immersione vicino a Venezia viene chiamato “Giardino dei nudibranchi”
Come puoi vedere dalle immagini qui sotto, c’è una grande varietà di questi piccoli amici, rendendo il posto un sogno per la fotografia macro. Ma il relitto stesso mostra una composizione grandangolare eccezionale: sii pronto per entrambi!
EVDOKIA II
Tragica protagonista della storia recente, la nave EVDOKIA II è affondata al largo di Chioggia il 7 marzo 1991. La nave era lunga 100 metri e pesava 1.437 tonnellate. Stava navigando nella nebbia e fu speronato sul lato sinistro dal carico Onduregno PHILIPPOS. Il colpo ha causato l’affondamento della nave; tuttavia, l’equipaggio ha avuto il tempo di salvarsi.
Situato a circa sette miglia nautiche dalla costa, il relitto giace in posizione di navigazione su una profondità di circa 30 metri, in acque non sempre limpide. Il sito di immersione del relitto è completamente ricoperto da concrezioni marine. L’immersione è adatta a due livelli di difficoltà: facile e impegnativa. L’immersione impegnativa è solo per subacquei davvero esperti con visita all’elica, alla fessura della stiva e magari per una breve immersione alle sale interne.
Questo sito di immersione tra i relitti di Venezia è molto lontano dalla nostra base. Quindi è necessario un gruppo completo (8-9 persone) per organizzare un’uscita di questo tipo.
Solo per subacquei avanzati. Contattaci.
S88
Affondato, a causa di una collisione contro un pontone che stava tentando di sollevare un sottomarino austro-ungarico. Il relitto giace ad una profondità di 20 metri a 6 miglia da Venezia.
Il ritrovamento di questo relitto è avvenuto per incidente, mentre erano in corso alcuni trasferimenti dopo le riprese della “Linea Blu”. La sofisticata strumentazione di bordo ha segnalato la presenza di un relitto. Controlli più precisi hanno poi permesso di accertare che si trattava di una torpediniera italiana. Nessuno, però, fino a poco tempo fa sapeva che una barca del genere, con una lunghezza anche di 40 metri, fosse affondata di fronte al Lido di Venezia
Un altro piccolo sito di immersione tra i relitti di Venezia, che raggiungiamo solo per piccoli gruppi esperti o facendo il fantastico PADI Wreck Specialty Diver Course.
5 PN
La Torpediniera 5 PN era di proprieta’ della Regia Marina Italiana e fu costruita da Pattison a Napoli nel 1911, da cui la sigla. Era armato con 2 tubi lanciasiluri, uno a prua e uno a poppa, e un cannone da 57 mm.
Il 26 giugno 1915 la Torpediniera 5 PN fu affondata dal sommergibile tedesco UB-1 (Franz Wäger), nel Golfo di Venezia. 2 membri dell’equipaggio furono stati uccisi. Gli altri sono stati salvati dalla Torpediniera PE 70.
La nave era lunga 42 metri e mezzo, larga 4 metri e pesava 140 tonnellate. Quando l’Italia era entrata in guerra, il 5PN stava pattugliando il tratto di mare al largo di Venezia. All’improvviso, il comandante Spano individuò la scia di un siluro diretto verso la sua nave. L’impatto ha sollevato una colonna d’acqua e olio alta 30 metri colpendo inesorabilmente la torpediniera a prua. Dato il tempo trascorso, della nave rimane ben poco. Abbattuto, il cannone giace su un fianco. Dal fondale salgono le due caldaie Thornjcroft con una potenza di 3200 cavalli capaci di conferire alla torpediniera una velocità di 27 nodi. L’elica è nascosta nel fango. I rapidi riflessi del capitano permisero a quasi tutto l’equipaggio di scappare. Durante l’affondamento, il Comandante Spano ordinò che fossero sparati alcuni colpi di cannone nella direzione presunta del sommergibile per scongiurare il pericolo di lanciare un secondo siluro e con l’intento di attirare l’attenzione di altre navi eventualmente presenti in Zona. Ha quindi ordinato all’equipaggio di prepararsi ad affrontare qualsiasi attacco di superficie dal sottomarino, ma non ce n’era stato bisogno.
L’area di immersione del relitto di questa imbarcazione è molto piccola e programmiamo un’escursione qui solo per piccoli gruppi o subacquei esperti, anche per la profondità del fondale di circa 22 m